

MEDIA

Maurizio nasce a Napoli il 12 settembre 1963 e già da ragazzo sente il disagio di vivere in una caotica metropoli. Il fascino della realtà agricola gli è trasmesso da nonno Vitale, e papà Carmine per mezzo della loro profonda amicizia con Giuseppe e Teresa, vecchi contadini di Sessa Aurunca. Le serate trascorse con loro davanti al focolare, prestando ascolto ai racconti popolari , gustando piatti succulenti della tradizione contadina e il fascino di suoni, profumi e paesaggi mozzafiato di una natura ancora incontaminata, danno origine al sogno di una vita in campagna in simbiosi con la propria professione.
PARLANO
DI NOI






Maurizio De Simone ed il suo Buen Retiro
by Manuela Pacelli e Raffaello De Crescenzo
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C’è un mondo immenso dietro l’agricoltura, fatto di storia, chimica, aneddoti e passione… Un mondo affascinante che grazie a persone come Maurizio De Simone è possibile riscoprire e tutelare: un “archeoenologo” con quasi 40 anni di esperienza e un amore smisurato per il vino e la terra. Maurizio è una di quelle persone che non ci si stanca mai di ascoltare, genuino, sincero, profondamente colto e al tempo stesso disponibile e stimolante.
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VINI SENZA “SOLFITI” AGGIUNTI, moda o nuova frontiera enologica? L’uso della combustione dello Zolfo per la decontaminazione dei contenitori per lo stoccaggio del vino, affonda le sue radici in tempi remoti, ma la tecnica di aggiungere, in maniera sistematica e in forti quantità, anidride solforosa (SO2) al vino, per inibire la proliferazione di microrganismi dannosi e aumentare la resistenza ai processi ossidativi, risale ai primi del 900. (...)
ARCIMBOLDO
NEWS
La parola all'enologo
Maurizio De Simone
Pro.vit.e. è il nome del progetto di Maurizio dalla Toscana all’Etna, per la produzione di vini atipici, che rispecchiano la filosofia di un enologo che ha una visione del vino particolare, e illustra i suoi tesori che sposano la sua filosofia (...)
LUCIANO
PIGNATARO
Da Ponza al Sannio, i vini di Maurizio De Simone all'Abrax
(...) Oltre ad essere amministratore unico della società PRO. VIT.E. segue attualmente circa 14 cantine che operano in differenti territori d’Italia: dal beneventano, infatti, si passa all’isola di Ponza, da Napoli a Catania, Montalcino, e ancora Caserta e Irpinia.Differenti ambienti, vitigni e territori nei quali Maurizio De Simone riesce ad applicare uno stile di vinificazione contrassegnato dalla consapevole adozione di una “enologia di non intervento” (...)
AIS
Maurizio De Simone…l’intervista
(...) Il mercato del vino è in continua espansione e ciò ha prodotto una nuova generazione di consumatori alla ricerca di vini che raccontino una storia. Ma mentre da un lato aumenta l’offerta di vini ‘convenzionali’ altamente tecnologizzati dove l’equilibrio tra il naturale e il chimico sfocia in una piacevolezza di beva apprezzata da un vasto pubblico, dall’altro c’è un interesse di nicchia rivolto alla ricerca dell’unicità e delle sue antiche origini (...)
TERRA
E CUORE
E’ meglio un vino in smoking o in frac? La veste di un vino senza solfiti
Ho sempre privilegiato la naturalità delle produzioni insieme al rispetto per il terreno e per le piante, così a Corte dei Venti stiamo portando avanti un importante lavoro sulla fertilità dei suoli, ricostruendone la microbiologia indigena col supporto delle ricerche di un microbiologo italiano che si occupa di biotecnologie sin da inizi anni Novanta. (...)
OINOS
Tutto per la ricostruzione microbiologica dei suoli
(...) Il suo sogno è produrre vini integri e stabili senza l’ausilio dell’uso dell’anidride solforosa. Da qualche anno, dopo aver incontrato Bioma, ha iniziato a sperimentare i loro coadiuvanti naturali per il controllo antisettico e antiossidativo degli alimenti. Una società di biotecnologie svizzera che agli inizi degli anni 2000 ha cominciato a studiare molecole di origine vegetale fino a mettere sul mercato un estratto di vinacciolo dell’uva e proteine vegetali, che aggiunto al vino al posto della anidride solforosa, non solo ha permesso di avere vini microbiologicamente sani, ma anche stabili rispetto alle ossidazioni, e soprattutto senza la devastante interferenza organolettica dei solfiti. (...)